Nostra figlia aveva quattro anni quando hanno pronunciato quella parola che un po’ avevamo intuito, forse, ma che temevamo e speravamo non dover sentire: autismo. Ma non c’era tempo per disperarsi ed abbiamo contattato Cascina Bianca che ci avevano raccomandato.
È stato strano, di fronte a tutto questo e proprio in un momento stressante come quello, provare subito una sensazione di sollievo e sentire che potevamo affidarci a loro, alla loro umanità ed alla loro professionalità.
Cascina Bianca è stata un grande supporto: supporto morale, ci hanno aiutato ad affrontare le difficoltà di dover entrare in una nuova realtà guidandoci a mettere in azione un piano. Il piano è quello di costruire una rete. Perché per far fronte all’autismo ci vuole una squadra affiatata, e Cascina Bianca non solo “gioca” nella squadra, ma coordina, dirige, tesse, include.
Con loro facciamo incontri di rete con logopedista, maestre, educatore per aggiornarci, confrontarci e mettere insieme tutti i puntini e le osservazioni di tutti quelli che gravitano attorno a nostra figlia per elaborare le strategie migliori, personalizzate proprio per lei. In cui anche noi genitori partecipiamo e contribuiamo ai progressi quotidiani di nostra figlia.
Grazie a Cascina Bianca ed alla sua rete, nel corso del tempo, da quando ha iniziato le diverse terapie, nostra figlia ha avuto un cambiamento straordinario, inspiegabile per noi genitori. Per cui siamo grati a Cascina Bianca di averci restituito la serenità: la serenità di vedere e toccare con mano i cambiamenti straordinari, sempre possibili, e la serenità del non sentirsi mai soli, perché c’è una rete solida che ci sostiene.
Juliette ed Andrea, genitori di Ines