Sono la mamma di Filippo (13), Jacopo (8) e Mattia (6). Ricordo ancora l’incontro con Cascina Bianca. 8 luglio 2016: dimissioni dal Besta, “autismo infantile e ritardo dello sviluppo” .
La comunicazione della diagnosi non ha intaccato quello che i miei figli erano per me e mio marito… ma ha intaccato me. Ci diedero il riferimento di Maddalena Genco come Case Manager su Cernusco sul Naviglio (punto più vicino a casa nostra). Quel pomeriggio lasciato l’ospedale contattammo il centro.
La sensazione che provai conoscendo Maddalena pochi giorni dopo fu di essere approdata nel posto giusto. Capii che io e mio marito non eravamo più soli. La sensazione divenne realtà nel mese di settembre quando Mattia conobbe Alice che in seguito divenne la sua terapista. Mattia, che fino ad allora era stato chiuso nel suo profondo, diede la mano ad Alice, con lei salì le scale che portavano all’ingresso del centro e giocarono insieme.
Il mio cuore scattò una foto.
Il Centro Cascina Bianca per noi da allora ha rappresentato un punto di partenza della nostra nuova vita: ci ha permesso di acquisire la consapevolezza di ciò che è Mattia e di ciò che possiamo fare per lui e per i nostri altri due bambini. Ci ha sostenuti con incontri singoli e di gruppo con altri genitori.
Il primo anno del gruppo è stato intenso e forte: abbiamo messo a nudo la nostra personalità, i nostri sentimenti. Mettersi tutti in gioco ha permesso di creare un gruppo unito. Ci ha seguito organizzando incontri per i fratelli ” Ci sono anche io”: Jacopo il nostro mezzano ha colto questa come un’occasione per vivere un momento solo per lui, contento di poter essere seguito nel luogo frequentato dal fratellino.
La collaborazione con la scuola ha fornito supporto alle insegnanti di Mattia lasciando loro nuovi strumenti, a disposizione di tutti. Sara, l’attuale operatrice di Mattia, è il punto di riferimento delle insegnanti di Mattia.
Il Centro ha costruito la rete; medici, specialisti educatori… tutte le persone che si occupano di Mattia. Con la Rete si potenzia l’efficacia degli interventi moltiplicando nell’Insieme la somma dei singoli.
Grazie a loro oggi non aspettiamo le tappe evolutive che avvengono naturalmente come per tutti, ma gustiamo i traguardi che sanno di sacrificio, condivisione e collaborazione.
La testimonianza di Barbara e Michele, genitori di Mattia