Terapia ABA Autismo
Terapia ABA per autismo: di cosa si tratta
Di seguito alcune informazioni sulla terapia ABA per l’autismo.
ABA sta per “Applied Behavioral Analysis”: tradotto letteralmente significa “analisi applicata del comportamento”. L’ABA è dunque l’applicazione sistematica di principi comportamentali individuati dalla scienza che studia comportamento e dinamiche che lo caratterizzano. L’ABA si presenta come una tecnica per l’organizzazione, attuazione e valutazione di programmi di intervento. Questa terapia è fondata sull’analisi e la rivelazione dei comportamenti: il punto di partenza per la pianificazione di interventi volti al cambiamento di atteggiamenti inadeguati e l’apprendimento di nuove capacità e abilità.
Su che cosa si basa la terapia ABA
L’ABA è, come precedentemente spiegato, l’applicazione pratica di tecniche e principi individuati dal comportamentismo. Il principio chiave, su cui si basa la terapia, è quello del rinforzo: la forma e la frequenza di un comportamento possono essere condizionate da ciò che accade temporalmente dopo o prima del comportamento stesso. Questo principio del rinforzo, unite a tecniche comportamentali (prompt), può essere impiegato per incoraggiare o scoraggiare comportamenti specifici, e sviluppare e rafforzare nuovi apprendimenti.
Nel dettaglio, applicare strategie comportamentali per educare bambini affetti da autismo è un’azione che si basa su un’ampia serie di studi che portano il nome del dott. Lovaas, iniziati alla fine degli anni ’60.
Il modello più studiato tra i programmi intensivi comportamentali è l’analisi comportamentale applicata: la sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive, il linguaggio e i comportamenti di bambini affetti da autismo è sostenuta da diversi studi.
Gli interventi psicoeducativi al cdt attraverso strategie ABA
Gli interventi che effettuiamo al centro sono di tipo psicoeducativo, abilitativo comportamentale, e tengono conto delle linee guida dell’Istituto superiore di sanità e sono orientati allo sviluppo delle abilità compromesse dei nostri utenti al fine di renderli in grado di condurre una vita autonoma e socialmente integrata.
Si effettua una valutazione iniziale compatibilmente con il quadro funzionale del bambini in congruenza con le caratteristiche di fragilità della loro sintomatologia autistica, si individuano gli obiettivi di lavoro che sottendono ad una fase iniziale di peering, dove l’operatore diventa rinforzo positivo del bambino e costruisce la relazione attraverso il gioco.
Quindi segue il piano individualizzato, che raccoglie gli obiettivi individuati nella valutazione.
I tempi della proposta sono organizzati attraverso una scansione precisa, materiale ad hoc e una presa dati che consente di poter determinare i tempi dell’apprendimento. La base dell’intervento è la motivazione del bambino, segue l’individuazione di rinforzatori utili a garantire lo svolgimento del compito per la cui acquisizione possono essere necessari aiuti ( prompt fisico,verbale, di modello, gestuale) e al cui termine segue il suddetto rinforzo/premio. Le strategie condivise possono essere impiegate nei vari contesti di vita del bambino: scuola, casa, altro, al fine di garantire l’efficacia dell’intervento.